Risultati delle elezioni presidenziali in Azerbaigian
L'11 aprile si sono svolte in Azerbaigian le elezioni presidenziali, a cui hanno partecipato otto candidati. Di questi, sei sono stati nominati da partiti politici, un candidato era autonomo e un altro è stato nominato per iniziativa di un gruppo. Nel giorno della votazione, sono stati operativi 5.426 seggi elettorali permanenti e 215 temporanei in 125 circoscrizioni nel paese. In 1.000 seggi elettorali di 119 distretti sono state installate telecamere web. Il processo di voto poteva essere osservato online dal sito web della Commissione Elettorale Centrale (CEC).
Secondo la CEC, il 74,51 per cento degli elettori, 3.959.553 persone, hanno votato per le elezioni presidenziali in Azerbaigian. In base ai risultati di 5.201 seggi, i risultati hanno visto il presidente Ilham Aliyev conquistare l'86% dei voti. Gli altri candidati avrebbero ottenuto rispettivamente: Gudrat Hasanguliyev il 3,04%, Zahid Oruj il 3,11%, Sardar Jalaloglu il 3,02%, Hafiz Hajiyev l’1,51%, Araz Alizade l’1,39%, Faraj Guliyev l’1,18% e Razi Nurullayev lo 0,75% .
L’istituto di ricerca French OpinionWay e l’Independent Counseling and Support Center for Civil Society, la società statunitense Arthur J. Finkelstein & Associates e la Lega di protezione dei diritti dei lavoratori, Rey "Monitoring Center" e il Centro di Ricerca Indipendente "ELS" hanno condotto i sondaggi di uscita e i risultati hanno coinciso con i risultati ufficiali delle elezioni.
Le elezioni sono state osservate da 894 osservatori internazionali (61 organizzazioni, 59 paesi) e 58.175 osservatori locali. Sono state inoltre seguite da 118 rappresentanti di oltre 50 media stranieri. Si sono svolte in modo libero, democratico, equo e trasparente e in conformità con i requisiti della legislazione locale e delle norme internazionali.
Non si sono registrate irregolarità e violazioni della legislazione elettorale o incidenti, nel corso del processo elettorale.
Il presidente Ilham Aliyev ha tenuto un discorso nel quale ha prima di tutto ringraziato per la fiducia accordatagli.
“L'unità tra governo e persone è al centro del nostro sviluppo in Azerbaigian”, ha affermato, sottolineando come il popolo abbia scelto “la stabilità, la sicurezza, lo sviluppo, la prosperità e ha apprezzato molto quello che è stato fatto negli ultimi 15 anni”. Ha poi ricordato come l'influenza internazionale dell'Azerbaigian stia crescendo, e l’Azerbaigian sia oggi “un paese che gode di grande rispetto, sostegno nel mondo e un partner affidabile”.
Il presidente ha poi fatto riferimento al conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian, rispetto al quale la posizione non è “deviata di un millimetro” Questo conflitto, ha ribadito, deve essere risolto nel quadro dell'integrità territoriale del paese.
Il presidente Aliyev ha anche ricordato i successi economici del paese degli ultimi 15 anni, affermando che in questo periodo l’economia è cresciuta di 3,2 volte, e secondo i dati del Forum economico di Davos il paese è oggi al 35° posto in termini di competitività. Gli stipendi e le pensioni sono aumentati di 8 volte negli ultimi 15 anni. Tra le priorità del futuro: lo sviluppo tecnologico. L'Azerbaigian inoltre sta implementando enormi progetti di energia e trasporti. Progetti, ha rammentato il presidente, che “stanno ridisegnando il trasporto e le mappe energetiche dell'Eurasia”. Lo stato dell'Azerbaigian, ha concluso, “non è mai stato così potente. Abbiamo costruito uno stato forte, dovremmo e costruiremo un Azerbaigian più forte”.